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Dai sapori intensi e dimenticati della tradizione, dal Sangiovese ai ciccioli al pesce azzurro della Riviera di Rimini, dove i gusti romagnoli si mescolano alle tradizioni marchigiane. Prodotti tipici e la ricetta dei passatelli in brodo.
Riccione non dorme mai. La città è frequentata tutto l’anno: il sole, il mare, le spiagge e i locali del divertimento sono tra le ricchezze di quest’angolo di Adriatico. A tavola si rimane conquistati da piatti di pesce freschissimo. Orate con olive e patate, spiedini con gamberi e calamaretti, tagliolini al nero di seppia e crostacei agli agrumi attendono i buongustai di tutto il mondo.
A pochi chilometri da Riccione si trova Cattolica, con i pescherecci che fanno la spola tra il porto ed il mare aperto, alla ricerca del pregiato pesce azzurro. La cittadina è sulla linea di confine con le Marche. Nelle panetterie si compra il bizulà, ovvero il “biscotto dei marinai”. È un pane, dalla forma ad anello, di lunga durata che veniva consumato dai marinai dopo averlo ammorbidito nell’acqua. A Natale si prepara il miacetto, un dolce con noci, mandorle tostate, pinoli, uva sultanina e scorza d’arancia. Nelle vicinanze si trova Santa Maria Pietrafitta, dove si assaggiano prugne selvatiche e crema di rosa canina.
Da Cattolica si raggiunge Morciano di Romagna, centro noto per la pasta prodotta seguendo metodi artigianali. Si compra anche lo squaquerone, un formaggio fresco, a pasta molle, un poco acidulo, grande compagno delle piadine romagnole.
Saludecio è un borgo caratteristico, con mura e palazzi di impronta medievale. In cucina si apprezzano le carni di vitello, le fettuccine al ragù d’agnello e l’anatra al forno.
Si parte dal sud della provincia riminese, dove i sapori della Romagna si lasciano volentieri contaminare dalla cucina marchigiana. Cattolica è ora centro rinomato per la villeggiatura, ma non ha dimenticato la sua origine di borgo di pescatori. E lo si avverte proprio sedendosi a tavola al porto, tra locali di fama che offrono da anni cucina marinara di grande qualità. Se si vuole tornare qui in inverno, ottimo il periodo di Natale, per assaggiare il miacetto nelle pasticcerie locali. Ognuno lo prepara un po’ come vuole, assemblando noci, mandorle, pinoli e uvetta in un impasto senza lievito.
Anche a Riccione e a Rimini, templi del turismo romagnolo, c’è grande scelta tra le specialità della cucina di mare. Oppure si mangia “per strada” ovvero ci si ferma in un chiosco e si ordinano piadine in quantità (si trovano anche nei ristoranti).
L’imbarazzo si fa grande tanta è la varietà di gusti. Molto richieste quelle con lo squaquerone (formaggio cremoso tipico romagnolo), abbinato a rucola o salumi, ma ovunque la fantasia regna sovrana nel creare contrasti e unioni tra sapori. E per finire, un bel gelato, dolce di cui le cittadine della costa romagnola vanno giustamente fiere.
A Cesenatico, fra mille proposte che coccolano il turista, si può optare per quelle “golose”. Al Porto Canale, tra i “fantasmi” di Cesare Borgia e Garibaldi, si trovano locali che fanno apprezzare la ricchezza del mare: vongole, gamberi, canocchie e sgombri vengono cucinati con maestria, come l’immancabile pesce azzurro. Non si può lasciare la città senza portarsi a casa il pesce azzurro della riviera lavorato e messo “in barattolo”: acciughe, sgombri e bianchetti sott’olio o crema d’acciughe e cozze al naturale, tanto per citare le specialità più gettonate.
Pera, pesca e nettarina di Romagna Igp I frutti hanno una polpa molto consistente e sono dolcissimi. Vengono esportati sui mercati di tutto il mondo.
Scalogno d Romagna Igp Ha una forma allungata, il sapore è molto delicato
Ciccioli Sono bocconcini di carne di maiale, saporiti e croccanti.
Sangiovese di Romagna Doc Vino rosso fragrante, fresco, di grande intensità olfattiva.
Albana di Romagna Docg Vino bianco morbido e fruttato.
Si prepara l’impasto con pangrattato, parmigiano, noce moscata, farina, uova, sale e pepe. Per fare i passatelli occorre un utensile particolare: un mestolo forato con buchi larghi e con due manici. Intanto si fa bollire del brodo in una pentola. Quando bolle, si fanno cadere i passatelli, molto simili a vermicelli, nella pentola. Li si lascia bollire a fuoco lento per circa cinque minuti (finché vengono a galla), poi sono pronti per essere serviti.
Buon appetito!